
GLI ESULI DEL TEMPO
due atti unici Appunti sulla guerra di Troia – La caccia di Stefano D’Angelo.
Regia Marco Belocchi.
Interpreti Maria Teresa Pintus, Tania Lettieri, Simone Destrero, Stefano Jacurti.
Musiche Fabio Bianchini.
Costumi Maria Letizia Avato.
Body painter Monica Argentino.
Prod. A.C. Genta Rosselli.
Appunti sulla guerra di Troia e La caccia sono due atti unici di Stefano D’Angelo, autore di lungo
corso, con molte opere pubblicate e messe in scena, specialmente nel periodo anni novanta e duemila,
presso teatri che ormai sono nella nostra memoria come il Politecnico o il Colosseo.
Appunti è l’ultimo in ordine di tempo. Pubblicato nel 2023 presso la casa editrice Lithos, si tratta,
come lo definisce l’autore stesso, di un poema drammatico, un monologo lirico a tratti feroce,
sarcastico, con un breve intermezzo dialogato tra il protagonista e due marionette. Il/la protagonista
è un androgino, un guerriero troiano che riscrive la storia con impressioni raccolte e vissute
direttamente sul campo, rivendicando la sua verità, una verità che oltrepassa il tempo e lo spazio e
che investe il concetto stesso di guerra, in un tempo, il nostro degli anni venti del XXI secolo, a sua
volta denso di svolte epocali inquietanti e ancora di guerre, batteriologiche, digitali, reali e virtuali,
dove verità e fake combattono una guerra ancora più profonda.
La caccia ha un impianto più tradizionale. Pubblicato nel 2020 da Progetto Cultura, si ambienta invece
in uno strano, vicino futuro, in cui due extraterrestri in missione cercano denti umani per nutrirsene.
La Terra forse è in pericolo, rischia forse un’invasione spietata. Ma c’è un terzo personaggio,
anch’esso ambiguo come quello di Troia, la cellula impazzita che scombina gli equilibri, che rovescia
certezze e verità, in un gioco di maschere e di specchi, dove i cacciatori possono diventare i cacciati.
Grottesco, straniante, irrisorio, claustrofobico, nonostante si ambienti all’aperto, La caccia affronta il
tema del male assoluto e fa da preciso pendant ad Appunti sulla guerra di Troia, in un binomio
apocalittico in cui D’Angelo colloca la sua contemporaneità.
MARCO BELOCCHI, regista, attore, autore. Nato a Roma. Laureato all’Accademia Nazionale d’Arte
Drammatica Silvio D’Amico nel 1983. Attore in oltre centocinquanta spettacoli, regista dal 1991. Tra le ultime
produzioni: Goethe back to Rome (2021) spettacolo multimediale di V.Mastromanno e m.m.; Orlando in blues
(2021), da L.Ariosto; Donne in amore (2022), di m.m; C’era una volta una pezzo di legno (2022), da C.Collodi
di m.m. e D.Poggi; I lunatici (2022), di T.Middleton & W.Rowley; Poliphonia (2023), di M.L.Avato; Io mi
chiamo G (2023), di G.Gaber e S.Luporini; Clonazione da Tiffany (2024), di G.Ribaud. Pubblica i racconti
Storie da un mondo oltre, la silloge poetica Esercizi di immortalità e i testi teatrali Novantaquattro, Saulo di
Tarso, Eleonora D./In silenzio, Dalla parte di Pilato. Infine dirige i corti L’ultima ora, I colori del drago, Di
Ulisse il folle volo.
STEFANO D’ANGELO, autore teatrale e poeta. Nato Roma. Numerose sue pièce sono state messe in scena
tra cui L’ultima ora, tre edizioni, da cui è stato anche tratto un cortometraggio nel 2009; Fantasmi, Premio
Enzimi 1997; Un bicchier d’acqua per il prigioniero, due edizioni, Premio Corti al lungo 1998 e Premio
Schegge d’autore 2002; La sala chiusa, Parabola, L’inimitabile vita di Burke & Hare. Ha pubblicato i volumi
contenenti le sue opere teatrali: Lo specchio di Ashvero, 1988; Così è ma non pare (Dieci drammi di fine
millennio), 2000; L’ultima ora / L’inimitabile vita di Burke e Hare, 1998. Inoltre la silloge poetica Monoliti,
1989 e la trilogia di romanzi Elementum JG, 2021. Infine ha pubblicato le pièce teatrali La Caccia nel 2020 e
Appunti sulla guerra di Troia nel 2023.