
IL PAPÀ DI DIO
tratto dall’omonimo romanzo a fumetti di maicol&mirco.
Scrittura scenica e regia Andrea Fazzini.
Musiche Lili Refrain.
Scenografia Frediano Brandetti.
Consulenza poetica e filosofica Rubina Giorgi.
Grafica Roberto Montani.
Con Meri Bracalente, Andrea Filipponi, Sergio Licatalosi, Fermando Micucci.
Il Papà di Dio ha un diavolo per capello: suo figlio è irrecuperabile. Non ne combina mai una giusta.
Non a caso suo figlio ha voluto creare il suo Universo senza prima studiare! E qual è il risultato?
Questo Universo qua! Il nostro. Un Universo dove si soffre, ci si ammala e si muore. Un Universo
dove si lavora e si suda. Un Universo tutto sbagliato. Non come quello del Papà di Dio. Un Universo
meraviglioso. Dove non esiste morto, dolore né fame. Dove non si deve lavorare né faticare. Dove i
soldi non esistono così come i poveri. Ma Dio non ha voluto ascoltarlo. Ed ecco qua con che razza di
Universo ci ritroviamo! Riuscirà Dio a farsi accettare da suo Papà? E suo Papà riuscirà a comprendere
e capire il nostro povero Dio?’.
ANDREA FAZZINI è autore e regista. Nel 2003 fonda il Teatro Rebis di Macerata. Dal 2019 al 2021 è
docente di Storia del teatro e dello spettacolo presso Unimc. Tra i riconoscimenti: Premio Claudio Gora di
Roma, come miglior spettacolo con Il dolce miraggio di Ulisse; Premio Rota in festival di Mercato San
Severino come miglior spettacolo, miglior regia, migliore attrice protagonista, con Lucky e Pozzo; Premio
Fringe2Fringe di Napoli con di una specie cattiva; finalista nel del Premio In-Box di Siena e vincitore nel del
Premio come miglior drammaturgia al Festival Utovie di Macerata con Scarabocchi; Premio Internazionale
‘Inclusione3.0’, a cura di Unimc. Come direttore artistico ha ideato i festival Limen Festival; Ci si incontra
così, per miracolo; Che razza di sogni; Non ho tempo e serve tempo; Defigura; Youbiquity; Al riparo di un
tetto di fortuna, Puro Teatro e ha coordinato e condotto numerosi progetti rivolti principalmente alle scuole e
a situazioni di marginalità sociale. In particolare, con il sostegno del ‘Centro per lo Sviluppo Creativo Danilo
Dolci’ di Palermo, sta sviluppando dal 2010 un percorso laboratoriale, intitolato Ciascuno cresce solo se
sognato, che unisce il metodo educativo non formale della maieutica reciproca alla pratica teatrale.