
Con Cinzia Grande e Andrea Lettieri
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20:45 - 22:45 - DIVINA DEA MADRE TERRA
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20:45 - 22:45 - DIVINA DEA MADRE TERRA
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21:00 - 23:00 - IL MIO NOME È NESSUNO
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20:45 - 22:45 - AMELIA E SOPHIE
In un cerchio magico di protezione, la Dea Madre, figlia, donna, bambina, dona autorevolezza alla
Dea Terra che tutto accoglie, nutre, elargisce. La sua voce suadente, dolce e femminile di anima
duttile in un coro di ninfee, dona il canto lunare, rituale ancestrale e simbolico e si intreccia a racconti
surreali ed onirici. Sentimenti, sensazioni, presagi, nel puzzle giocoso di emozioni e momenti poetici,
sono incorniciati da improvvisazioni Jazz e musica Armena.
In un cerchio magico di protezione, la Dea Madre, figlia, donna, bambina, dona autorevolezza alla
Dea Terra che tutto accoglie, nutre, elargisce. La sua voce suadente, dolce e femminile di anima
duttile in un coro di ninfee, dona il canto lunare, rituale ancestrale e simbolico e si intreccia a racconti
surreali ed onirici. Sentimenti, sensazioni, presagi, nel puzzle giocoso di emozioni e momenti poetici,
sono incorniciati da improvvisazioni Jazz e musica Armena.
L‘odissea è il viaggio iniziatico alla base della civiltà occidentale e le peripezie di Ulisse sono nascoste anche nella comune vita quotidiana dell‘uomo contemporaneo, come ha mostrato Joyce.
Le varie vicende rappresentano sotto forma onirica e fantastica tutte le tappe che ogni essere umano deve completare per ritornare alla sua vera terra e ridiventarne re.
UN PIFFERAIO... QUASI MAGICO di e con Piera Fumarola e Aldo Gordiani. Prendendo spunto dalla famosa fiaba dei fratelli Grimm, Prilla (Piera Fumarola) fa raccontare...
L‘odissea è il viaggio iniziatico alla base della civiltà occidentale e le peripezie di Ulisse sono nascoste anche nella comune vita quotidiana dell‘uomo contemporaneo, come ha mostrato Joyce.
Le varie vicende rappresentano sotto forma onirica e fantastica tutte le tappe che ogni essere umano deve completare per ritornare alla sua vera terra e ridiventarne re.
Trachinie è una tragedia sconvolgente, forse la meno nota di Sofocle ma sicuramente la piú sorprendente.
La protagonista non è un'eroina come Antigone o Elettra, ma una donna apparentemente comune: potremmo definirla oggi, una madre di famiglia.
Deianira è una moglie che aspetta da quindici mesi il ritorno del marito, ma durante questa lunga assenza non ha smesso di indagare sui pericoli connessi a una cosí misteriosa lontananza: infatti anche lei, come Edipo, è turbata da enigmi e ambigui oracoli che si sforza di interpretare.
Cent'anni fa, a distanza di migliaia di chilometri, apparvero, nel firmamento dell'aviazione agli albori,
due stelle incontrastate: Amelia Earhart e Sophie Peirce-Evans. Esattamente coetanee e con una storia
simile per molti aspetti: un'infanzia segnata da separazioni, un'ascesa fulminea e irrefrenabile, un
epilogo prematuro. Con le loro imprese non hanno soltanto sfidato la gravità, ma sfidato e smentito
clamorosamente il senso comune che voleva le donne relegate nel solo contesto domestico-familiare.